Il teatro condominiale, eretto tra il 1811 e il 1817 su disegno dell’artista tolentinate Giuseppe Lucatelli e la direzione del capomastro sangiorgese Carlo Basili, è di modeste dimensioni anche se sufficienti per le esigenze locali di una comunità, che passa dai 3582 abitanti del 1808 ai 4.500 del 1827. Si distinguono la piazza antistante per la limitata ampiezza e la facciata con un essenziale portone di ingresso ritagliato ad arco, allo stesso livello dei portoncini delle abitazioni contigue.
Sul frontone esterno, tra due mascheroni simboleggianti la Commedia e la Tragedia, spicca in alto su lastra di pietra, “Castigat ridendo mores”. L’interno è su tre ordini di 17 palchi ciascuno.
Fin oltre il secondo conflitto mondiale vantava un pregevole sipario, ora perduto, opera dello scenografo Mariano Piervittori da Foligno, raffigurante l’ingresso di Vittorio Emanuele II, il re liberatore, in piazza San Giorgio. Il teatro intitolato allo stesso Re il 6 aprile 1862 ha la volta dipinta dal pittore sangiorgese Sigismondo Nardi. La decorazione della sala e la scenografia sono dei pittori Gaetano Galassi ed Egidio Coppola. Vi hanno esercitato, nell’Ottocento, la loro arte le maggiori compagnie drammatiche italiane, tra le quali la Pezzana con Eleonora Duse. Dal 1862 al 1890 anche opere liriche: Lucrezia Borgia, I Due Foscari, Il Trovatore.
Ancora oggi è sede della stagione culturale e, su richiesta, anche sede di celebrazioni di matrimoni civili.